Anche il turismo entra tra le materie in legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Lo prevede il ddl di riforma del titolo V della Costituzione approvata dal consiglio dei ministri questa notte che ridefinisce integralmente anche il rapporto fra legislazione statale e regionale, superando il concetto di "principi fondamentali", individuando il ruolo della legislazione dello Stato in una prospettiva 'funzionale-teleologica' e prevedendo la possibilità per lo Stato di fissare un termine non inferiore a 120 giorni per l'adeguamento delle Regioni.
In particolare, il turismo diventa materia di legislazione concorrente, in linea con la giurisprudenza della Consulta; di questo ambito faranno parte anche i porti lacuali e fluviali, i porti marittimi e gli aeroporti civili di interesse regionale. Dunque, non saranno più a legislazione concorrente ma esclusive dello Stato le materie relative a porti marittimi e aeroporti civili (di interesse nazionale e internazionale), grandi reti di trasporto e navigazione, ordinamento della comunicazione e produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia.