Aiutare le comunità locali e allo stesso tempo irrobustire il turismo è l'obiettivo che si pone la Jordan Inbound Tour Operators Association, recentemente nata allo scopo di combinare il turismo con il volontariato, che suggerisce una serie di proposte particolari grazie a cui "i turisti possono partecipare attivamente alla vita locale piuttosto che osservarla soltanto dal di fuori", come spiega Nizar Adarbeh, ceo del JITOA.
Le possibilità sono molteplici: dall'agricoltura lungo la Valle del Giordano, alla raccolta delle olive ad Ajiloun, passando dalla ristrutturazione di una scuola in un quartiere disagiato, fino a mettere le mani in cucina e preparare mansaf e badia per un banchetto tradizionale di nozze. Gli operatori del turismo in Giordania saranno pertanto invitati a collaborare con le NGO locali per includere tra le loro offerte, pacchetti speciali rivolti a chi volesse, oltre a visitare le bellezze turistiche del paese, anche partecipare attivamente alla vita locale. L'operazione sarà seguita dagli esperti di voluntourism.org, organizzazione internazionale che promuove a livello mondiale il concetto di volonturismo e che organizzerà giornate formative per le associazioni e i TO giordani cosicché possano al più presto cominciare a realizzare nuovi prodotti che, oltre ad avere il principale effetto di far conoscere maggiormente la cultura locale agli stranieri, avrà la conseguenza di diffondere e promuovere i benefici del volontariato anche tra gli stessi giordani.