Turismo gay friendly, operatori dicono sì

Ricerca Aigo e Pangaea Network in 5 nazioni. Gran Canaria, Mykonos e Ny mete preferite

Il fatto che una struttura sia 'gay friendly' non respinge la clientela eterosessuale: lo pensa il 74% degli operatori turistici europei, anche se la quota scende al 60% in Italia. Sono dati di una ricerca condotta da Aigo e Pangaea Network su un 'panel' di 373 professionisti dell'industria turistica di 5 Paesi, di cui la maggior parte rappresentato da agenti di viaggio e tour operator. Il Paese più avanzato sembra la Germania, dove il 100% degli operatori intervistati afferma che non vede alcun problema nel fatto che strutture o agenzie si dichiarino gay friendly.
Secondo la ricerca, i turisti glbt (gay, lesbiche, bisexual e transgender) preferiscono le strutture 'gay friendly' (43%) mentre non sembra amare particolarmente quelle 'gay only', che ricevono solo il 6% dei consensi. In generale la clientela Glbt ha un livello di spesa che si assesta tra i 1.500 e i 2.000 euro a persona per viaggio, con mete preferite che sono confermate in Mykonos e Gran Canaria, mentre tra le città emergono New York, Barcellona e Berlino.  

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