Turismo scolastico in crisi, Tci a governo: servono misure concrete

Prima del crollo di quest’anno 930 mila studenti delle superiori in gita ovvero quasi 50% del totale

Dopo l'allarme lanciato dalla Fiavet Lazio, anche il Touring Club Italiano mostra tutta la sua preoccupazione per il crollo dei viaggi d'istruzione. "Chiediamo al Governo – afferma Fabrizio Galeotti, direttore generale del Tci – misure concrete che possano essere d'aiuto a scuole e famiglie per tutelare e valorizzare il viaggio di istruzione che sta affrontando una crisi profonda a causa, principalmente, dei forti tagli operati alla scuola, non certo per mancanza o calo di volontà di partecipazione". 
Secondo Galeotti "bisogna agevolare, anziché ostacolare, come accade oggi, le gite scolastiche motivando e incentivando i docenti, con la reintroduzione dell'indennità di missione e con lo sgravio di responsabilità. Invitiamo, infine – conclude – a conoscere prima di tutto l'Italia, per scoprire e conoscere il nostro patrimonio più prezioso". 
Secondo l'Osservatorio del Touring, i dati del settore hanno registrato nel 2011-2012, prima del calo di quest'anno, una tenuta del viaggio di istruzione con 930 mila (il 24% in più rispetto all'anno precedente) studenti delle scuole superiori di secondo grado che hanno preso parte a una gita scolastica (equivalente a quasi il 50% delle classi totali) su una domanda potenziale di 2,7 mln di studenti, con un incremento del fatturato del settore di 270 mln di euro rispetto ai 215 mln dell'anno scolastico precedente (+25%).  

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