"Contro il rischio di declino, il settore termale italiano ha bisogno di certezze per realizzare gli investimenti necessari ad adeguare l'offerta alle nuove esigenze del Sistema Sanitario Nazionale e del mercato e creare occasioni di nuova occupazione qualificata". Lo ha detto il presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, intervenendo al convegno di presentazione del Rapporto sul termale 2010, promosso da Unioncamere Toscana, a Chianciano Terme.
Tra le priorità indicate da Pecci occorre: recepire la Direttiva UE 2011/24 per la libera circolazione dei curandi nello spazio Ue in modo che le nuove regole rappresentino un'opportunità per il rilancio delle terme italiane sia come strutture sul territorio del Servizio sanitario nazionale sia come risorse attrattive per il benessere e il turismo termale, degli italiani e degli stranieri; rinnovare l'Accordo nazionale per le tariffe termali con le risorse disponibili; definire un percorso condiviso per l'attuazione della figura dell'operatore termale per riqualificare le maestranze in servizio e offrire nuova occupazione; realizzare iniziative di comunicazione anche con i nuovi media per far conoscere le valenze terapeutiche e riabilitative delle cure termali erogate dal Servizio sanitario Nazionale; promuovere una più stretta collaborazione tra università ed imprese per la ricerca scientifica svolta dalla Fondazione Forst, istituita e sostenuta da Federterme e le 3 nuove Scuole di specializzazione in medicina termale di Milano, Roma e Napoli.