Turisti rapiti in Libia, il Paese chiude deserto a turismo

Con una nota la Polizia Turistica consente il turismo solo lungo la costa

La Libia chiude l’accesso al deserto ai turisti locali e stranieri. A poche ore dalla notizia dello sconfinamento in territorio libico della carovana di turisti rapiti in Egitto venerdì scorso (tra i quali cinque italiani), anche la Libia sta prendendo le prime precauzioni per la sicurezza dei turisti che già si trovano nel Paese o si accingono a raggiungerlo. In base a una circolare indirizzata agli operatori turistici nazionali e internazionali con interessi in Libia, la Polizia Turistica del Paese ha deciso di “fermare il turismo verso il deserto” consentendo pertanto "il turismo solo lungo la costa". La circolare va obbligatoriamente rimandata indietro sottoscritta da qualsiasi operatore turistico attualmente presente in Libia. Non si citano le conseguenze per chi dovesse contravvenire a questa ordinanza ma la richiesta di rispettare la direttiva è enfatizzata in tutto il documento. Dfal canto suo, la Farnesina, già dal 23 settembre, ha diramato un avviso particolare – sul sito ‘viaggiaresicuri’ – nel quale "sconsiglia tassativamente" viaggi nel deserto nella regione, ai confini tra la Libia ed il Sudan.
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