Vacanze rombanti, grandi potenzialità in tutta Italia per il mototurismo

Secondo l’Isnart nel 2019 le ‘Città dei motori’ hanno accolto 5,9 milioni di presenze turistiche, l’1,4% del totale nazionale e 1,6 milioni di mototuristi hanno percorso l’Italia in vacanza, con 13 milioni di pernottamenti (circa il 3% del totale) e 1,4 miliardi di spese.
Dell’Italia come patria delle ‘vacanze rombanti’ si è parlato alla ‘Conferenza nazionale del turismo motoristic’, evento promosso da Anci Città dei Motori in diretta streaming dalla sede dell’Anci a Roma e dal Museo Ferrari di Maranello.
“Quello che fa la differenza, è la cura del dettaglio e la capacità di coinvolgere le imprese del settore, i collezionisti, i club, gli albergatori e chi si occupa di sicurezza e comunicazione”, ha detto il presidente della rete Anci Città dei Motori e sindaco di Maranello, Luigi Zironi, presentando ‘la Carta del turismo motoristico’.
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, si dice disponibile a lavorare insieme a Città dei Motori per promuovere la Carta. “Fare squadra e fare rete è un tema fondamentale – ha aggiunto Alessandro Nucara, DG di Federalberghi. “Bisogna creare dei protocolli, dei capitolati, in cui gli alberghi mettono a disposizione i loro servizi al turista e al cliente. Lo abbiamo fatto per le bike, per le auto sarà ancora meglio”, ha spiegato Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi.  “Di auto e moto come essenza dell’Italian Lifestyle”, ha parlato Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria.  Secondo Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit, tra i turismi possibili “quello motoristico, anche connesso all’elettrico, alle e-bike ad esempio, sarà importante per la ripresa dei flussi che si sono interrotti”.

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