“E’ una grande vittoria”, per il presidente di Confturismo, Bernabò Bocca, la decisione del governo di eliminare la tassa di soggiorno per i turisti. “Diamo atto al governo – ha aggiunto – di aver dato un segnale di attenzione nei confronti del settore turismo, il primo settore economico del Paese. L’abrogazione della tassa ci fa vedere un futuro roseo e ci fa tirare un sospiro di sollievo”. “Esprimiamo soddisfazione – ha sottolineato Jannotti Pecci, presidente di Federturismo/Confindustria – per l’ascolto dato alle manifestazioni di profonda preoccupazione e sconcerto pervenute in questi giorni dagli operatori del turismo e di questo diamo atto a Rutelli che si è fatto interprete delle esigenze del sistema del turismo. Ci auguriamo che l’attenzione all’industria che rappresentiamo non si limiti al dibattito odierno ma che da qui si parta per risolvere le questioni aperte ormai da troppo tempo, una per tutte l’abbattimento dell’aliquota IVA per i tour operator e gli alberghi che continua a penalizzarci rispetto a tutti i competitor europei”. Più moderata la soddisfazione da parte di Fiavet “perché si tratta pur sempre di una decisione tardiva, che è stata presa sotto l’onda della protesta delle nostre imprese”. ” Adesso ci auguriamo – ha concluso il presidente della Fiavet, Giuseppe Cassarà – che sia l’inizio di quella concertazione che il Governo aveva tanto sbandierato nel suo programma, ma che nel turismo non si è ancora vista”. Per il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Claudio Albonetti, “si tratta di un ripensamento giusto che non sarebbe stato necessario se l’esecutivo avesse ascoltato subito le reazioni del mondo del turismo all’ipotesi dell’introduzione di una tassa del genere. Va però riconosciuto al vice presidente del Consiglio Francesco Rutelli sottolinea Albonetti – il merito di essersi battuto per questa abrogazione e prima ancora per l’abolizione dell’aumento del 300% sui canoni demaniali, mostrando di avere a cuore il rilancio del turismo nel nostro Paese, fattore trainante per la ripresa dell’intera economia”.