Viaggi tornano a livelli pre-Covid: Italia in top ten globale

Grazie all’esplosione di una domanda “compressa” durante la pandemia e all’eliminazione delle restrizioni ai viaggi legate al Covid-19 , quest’anno sia gli arrivi che il contributo del turismo al Pil globale torneranno ai livelli pre-pandemici. Tuttavia le infrastrutture aeree e quelle turistiche, assieme ai servizi, restano al di sotto dei livelli pre-Covid.

Un quadro nel quale l’Italia migliora ed è nella top ten delle destinazioni, anche se indietro rispetto a Usa, Giappone, Cina e diversi Paesi europei. E’ quello che emerge dalla classifica del Travel & Tourism Development Index 2024 pubblicata dal Forum economico mondiale (Wef).

Il turismo internazionale e il contributo del settore viaggi e turismo al Pil globale dovrebbero tornare ai livelli pre-pandemici quest’anno, spiega il rapporto biennale Wef. Aiuta l’aver rimosso gran parte delle e una “forte domanda compressa” negli anni pandemici, che ora sta rimbalzando.

In cima alla classifica dei Paesi stilata dall’organizzazione ginevrina ci sono nell’ordine Stati Uniti, Spagna, Giappone, Francia, Australia, Germania, Gran Bretagna, Cina, Italia, Svizzera. L’Italia è dunque nona e guadagna tre posizioni rispetto al rapporto precedente, in una classifica che rispecchia, al di là del numero degli arrivi, una serie di fattori in cui la Penisola ha il punteggio più alto (6,74) per risorse culturali, fa bene (sopra 5) su servizi sanitari e igiene, sostenibilità ambientale e infrastrutture aeroportuali, sicurezza, non brilla invece quanto a competitività di prezzo (3,15) dove il primato negativo va a Islanda e Svizzera e ‘impatto socio-economico dei viaggi e turismo’, ossia il contributo del settore all’economia, ai salari e alla parità salariale di genere.

 

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