Booking.com guarda a extralberghiero in Italia: 40% strutture prenotabili sono appartamenti

L’Italia si conferma un mercato privilegiato per Booking.com, colosso del turismo da oltre 13 mila dipendenti in 187 Paesi del mondo. “Stiamo crescendo in tutto il mondo – spiega in un’intervista all’ANSA Andrea D’Amico, Senior Regional Director per l’Italia – non solo nei mercati emergenti (come quello asiatico) ma anche in quelli più maturi, come ad esempio l’Italia. Ci sono molte strutture che ancora si registrano quotidianamente e quindi il potenziale ancora c’è. E’ ovvio che una parte sostanziale della crescita è relativa a strutture extralberghiere e appartamenti (che da soli sono ormai 60 mila su un totale di 140 mila strutture prenotabili), è un segmento che per noi è abbastanza nuovo ma sta diventando sempre più importante e su cui ci focalizzeremo anche per far sì che l’offerta diventi sempre migliore”.

“L’Italia in generale – aggiunge – è uno dei Paesi più importanti per Booking.com ed è anche quelle che ha il maggior numero di strutture nel mondo (anche se come numero di camere il discorso cambia dato che ci sono tante piccole e medie strutture). Ed è proprio questa una delle caratteristiche più apprezzate dai clienti: il poter soggiornare in strutture a gestione spesso familiare al di fuori delle grandi catene dei circuiti internazionali”.

Secondo D’Amico il pubblico italiano comincia ad apprezzare la piattaforma anche per i soggiorni dentro la Penisola: “In Italia, dove prima eravamo molto ricercati per i viaggi all’estero in quanto permettevamo di abbattere il vincolo linguistico e di moneta, sta crescendo anche il turismo domestico nonostante la maggior parte dei pernotti siano ancora internazionale”.

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