Le acque termali di tutto il mondo sono confluite la settimana scorsa a Castel San Pietro (nei pressi d Bologna) per l’85° compleanno della Federazione mondiale del Termalismo (Femtec) festeggiato, in occasione del 73° congresso sul tema ‘Il termalismo nelle società in cambiamento’, da circa 25 Paesi di ogni dove (Europa, Usa, Cina, Australia, Russia, Nigeria, Morocco).
“Dopo due anni di stop per il Covid – ha detto in apertura il patron della Femtec Umberto Solimene – eccoci di nuovo in presenza a parlare, anche online, di un comparto che dall’Ottocento ad oggi ha subito trasformazioni epocali sotto l‘aspetto medico, sociale ed economico e che si appresta ad ulteriori traguardi grazie a nuove ricerche scientifiche e modalità di applicazione”.
Da una parte assetti consolidati e diffusi a livello territoriale (Italia, Francia, Spagna ed altri Paesi europei), dall’altra nuove realtà, dai fondamentali ancora inespressi (Paesi nord-africani e non solo) ma di ottime potenzialità termali e ambientali.
“Un altro limite – sottolinea Solimene – è la mancanza di una lobby politica e finanziaria sul ‘fenomeno terme’ che ne frena lo sviluppo. All’apparato medicale si sono aggiunte negli ultimi decenni le suggestioni-benessere del wellness e delle Spa, sia con acqua termale che con semplice acqua calda, che servono ad attirare nuove clientele, soprattutto tra i giovani ed incrementare, parimenti, la domanda di cure con evidenti coinvolgimenti del turismo. Il pianeta benessere si avvale di nuove ed eccentriche modalità di fruizione. Si tende a suscitare emozioni, fare esperienze su nuove forme di relax in alternativa a quelle tradizionali, proporre sorprese, coccole, giochi di società, divertimento per dimenticare problemi e acciacchi”.
Prossimo appuntamento Femtec a novembre 2023 in Galizia per il 74° Congresso.