Allo scalo di Torino Caselle è attivo il più grande impianto fotovoltaico su un tetto di un aeroporto italiano, costituito da 3.641 moduli su una superficie di 6.454 metri quadrati e in grado di coprire il 12% del fabbisogno annuale dello scalo, con punte fino al 60% in giornate assolate come oggi. A presentare la best practice il presidente e AD di Torino Airport, Elisabetta Olivieri e Andrea Andorno, e il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
I lavori, costati 2 milioni di euro, “verranno ripagati in meno di 7 anni, ma dipende dai prezzi dell’energia”, ha detto
Andorno ricordando che sono stati terminati in tempi record, a un anno dalla gara d’appalto. “Questo impianto – ha aggiunto – rappresenta un altro passo nel nostro impegno di riduzione delle emissioni al quale ne stanno seguendo altri tra cui l’elettrificazione di tutti i mezzi aeroportuali”.
“Un aeroporto sempre più green – ha aggiunto la presidente Olivieri – che si è dato un piano industriale di cui
sostenibilità e innovazione tecnologica sono due pilastri insieme alle molte azioni svolte a contrastare il cambiamento climatico”.
Un processo che lo scalo vuole condividere con i passeggeri, informati h24 su appositi schermi sulla produzione
in corso di energia grazie ai nuovi pannelli.
Di Palma ha sottolineato come quello di Torino sia il primo aeroporto ad aver effettuano un lavoro di tale portata. L’Enac sta promuovendo con tutte le sue forze processi di trasformazione degli aeroporti italiani verso la
decarbonizzazione”.
L’energia elettrica prodotta dal nuovo impianto consentirà di evitare l’emissione di 406 tonnellate di Co2 all’anno, pari alla piantumazione di 13.550 alberi.