Sagat, provincia Torino esercita diritto recesso

Palazzo Cisterna chiede prezzo congruo per rilevare il suo 5%

La Provincia di Torino ha deciso di esercitare il diritto di recesso sulle proprie azioni di Sagat, società che gestisce lo scalo di Torino. Ad annunciarlo la Giunta provinciale, richiamando l'iter già avviato nel giugno scorso per vendere il proprio 5% valutato da una perizia asseverata in 12 milioni di euro. La gara pubblica era andata deserta e nessun socio di Sagat ha esercitato il diritto di prelazione. Intanto, la maggioranza delle quote Sagat è passata dai soci pubblici ai privati che hanno modificato lo Statuto, escludendo Palazzo Cisterna dalla rappresentanza in CdA.  
“In conseguenza a tutto ciò – si legge nella delibera – la Provincia di Torino non potrà più incidere in alcun modo sulle scelte di impresa di Sagat. La sua partecipazione non ha più carattere strategico per realizzare fini istituzionali, ma assume quelli di un investimento marcatamente finanziario”.    
Con il recesso, Palazzo Cisterna sollecita il CdA di Sagat a proporre un prezzo congruo per rilevare il suo 5%; in caso di contestazione sul valore, la legge prevede che lo determini un esperto nominato dal Tribunale. 

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