Alla Venaria Reale, la 'Reggia d'Italia', stanno per arrivare i tesori commissionati e raccolti dai duchi d'Este in occasione della mostra ‘Splendori delle corti italiane. Gli Este, rinascimento e barocco a Ferrara e Modena’ in programma fino al 6 luglio. Da Cosmé Tura a Dosso Dossi; da Correggio a Tiziano e a Tintoretto. Fino a Velazquez e a Jean Boulanger, sono tanti i maestri autori delle 90 opere esposte, in un percorso che dalla pittura si estende alle altre arti praticate a corte.
La mostra è organizzata in 9 sezioni, partendo da un accenno al quattrocento per poi entrare nel cuore del percorso espositivo con il principato di Alfonso I che regnò tra il 1505 e il 1534. Un percorso che da Ferrara si sposta nel segno di Francesco I a Modena, la nuova capitale da rendere degna degli estensi a colpi di arte. Proprio dalla galleria Estense di Modena arrivano alcuni tra i principali capolavori come l’Arpa estense o il Violoncello barocco di Domenico Galli. Una sezione della mostra sarà dedicata all'esposizione di due pale d'altare provenienti dalla chiesa di San Francesco a Mirandola restaurate con il contributo della Reggia di Venaria e del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Dall’estero, in particolare da Cracovia, sarà presente il 'Giove pittore di farfalle' di Dosso Dossi e dalla galleria Borghese di Roma arriverà la 'Maga Melissa' del Dosso mentre da Firenze sarà possibile ammirare il 'Ritratto di Tommaso Mosti di Tiziano e 'Il riposo nella fuga d'Egitto' di Tiziano.
”Siamo partiti degli Este – ha detto Alberto Vannelli, direttore della Venaria Reale – perché è una corte ricca di un patrimonio straordinario ma meno noto rispetto a quello ad esempio, dei Dogi, dei Medici o dei Borbone. Una mostre con una straordinaria qualità delle opere".