Dare alla città un Museo Egizio totalmente rinnovato negli allestimenti e nell’articolazione degli spazi. E’ l’idea del presidente della Fondazione Museo Egizio, Alain Elkann. “Questo è un museo del 1824, ricavato da un antico collegio di aristocratici – ha ricordato Elkann – ed è quindi normale che la nuova concezione della museologia imponga dei cambiamenti. Vogliamo un museo che sia fonte di turismo, lavoro, indotto e anche orgoglio”. La prima fase dei lavori, che sarà completata nel 2011, è già iniziata e comporta anche lo spostamento nei locali di via Accademia delle Scienze, ora occupati dalla Galleria Sabauda. L’altra parte dei lavori, invece, sarà completata due anni dopo. Intanto, Elkann e Eleni Vassilika, direttrice del museo, hanno ricordato che si sta già lavorando alla messa in sicurezza dei reperti archeologici che nel 2008 sono stati visti da 512 mila persone, il 15% in più rispetto all’anno prima. In crescita anche le vendite al bookshop (+140%) e le attività didattiche (+130%), con punte di 82 scolaresche in un solo giorno. Questi dati piazzano l’Egizio di Torino al 13° posto nella graduatoria dei musei italiani più visitati.