Dopo una lunga attesa i Giardini Reali riaprono nella loro interezza per tornare ad essere patrimonio dei cittadini e di tutti gli amanti di garden art d’autore. Con l’importante lavoro di restauro e rifunzionalizzazione della Fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante, del muro di cinta dell’antica fortificazione e dei Bastioni si completa la restituzione di uno dei luoghi più suggestivi della città e di grande importanza per il suo alto valore storico ed artistico.
Adesso si potranno di nuovo percorrere gli eleganti viali geometrici che rivelano meraviglie botaniche, giochi prospettici e sculture, naturale proseguimento del percorso di visita che dalle sale di Palazzo Reale e della Galleria Sabauda fluisce verso l’esterno, ampliando ancor di più un’offerta culturale da vivere sia dentro che fuori.
L’inaugurazione dei rinnovati sette ettari esterni sarà anche l’occasione per presentare al pubblico il recupero dell’area archeologica del Teatro di Augusta Taurinorum, che insieme alla Porta Palatina è il più importante monumento romano conservato in città. Dopo due anni di complesso restauro, il Teatro verrà consegnato ufficialmente dal Segretariato Regionale per il Piemonte del Ministero ai Musei Reali, che si prenderanno cura della sua apertura al pubblico.
I Giardini Reali costituiscono un’area verde urbana unica per valore monumentale e ambientale, si sviluppano nella porzione tuttora racchiusa dai Bastioni, su una superficie complessiva di circa sette ettari. Il primo impianto risale all’epoca di Emanuele Filiberto di Savoia (1528-1580). Il percorso comprende il Giardino Ducale, a nord del Palazzo Reale, il Giardino di Levante, risultante dell’ampliamento voluto da Carlo Emanuele II (1634-1675) e il Boschetto, nel settore nord-est.
Grazie ad uno specifico accordo di collaborazione con il Comune di Torino, i Musei Reali hanno avviato nel 2016 una vasta azione di recupero e valorizzazione del tratto più antico delle mura di fortificazione che si sviluppano all’interno dei Giardini Reali. Esteso su circa un chilometro e impreziosito dai due padiglioni settecenteschi detti Bastion Verde e Bastione di San Maurizio, è uno dei pochi elementi conservati fino ad oggi, che testimoniano la storica cinta muraria e il processo di stratificazione avvenuto nel tempo. Ma la vera novità sarà la riapertura della celebre rampa elicoidale che collega il Giardino Ducale con i giardini bassi, un tempo utilizzato per il trasporto dei vasi di agrumi e altre essenze fino alle Serre Reali in Corso Regina Margherita.
Con il restauro della Fontana delle Nereidi e dei Tritoni, capolavoro di Simone Martinez, nipote di Filippo Juvarra, si è conclusa anche la valorizzazione del Giardino di Levante, dove si concentrano le essenze più antiche del parco. A completamento dell’intervento, sarà infine realizzato anche un impianto di illuminazione della fontana e dei viali circostanti, per consentire l’organizzazione di eventi aperti alla città.
Fulcro della vita sociale di Augusta Taurinorum, ritornato alla luce soltanto nel 1899 durante i lavori per l’ampliamento della Manica Lunga di Palazzo Reale, il Teatro Romano occupava un intero isolato a ridosso dell’angolo nordorientale della cinta muraria. Demolito in età tardoimperiale per ricavarne materiale da costruzione per gli edifici vicini e sotterrato dalle sue stesse macerie, è oggi uno dei simboli dell’origine della Città, negli ultimi 120 anni oggetto di scavi archeologici, lavori e ricerche da parte della Soprintendenza, che hanno fornito importanti dati sulla Torino antica.
Per sostenere la cura e la manutenzione costante dell’immenso patrimonio dei Giardini, i Musei Reali hanno scelto di lanciare una campagna di tesseramento solidale con quattro tipologie di sottoscrizioni di valore e benefit crescenti, che daranno accesso a riduzioni esclusive e vantaggi speciali.