Pubblicata la guida ‘Il cuNeo gotico’

È stata presentata la guida turistico-culturale ‘Il cuNeo gotico. Temi e itinerari nella provincia di Cuneo’, edita da Sagep Editori srl di Genova. Il volume, cifra e sigla del progetto triennale interdisciplinare promosso da Fondazione CRC, rappresenta un contributo alla ridefinizione dell’identità culturale e storico-architettonica del cuneese ed è opera di Lorenzo Mamino e Daniele Regis.

La guida rappresenta un supporto utile, sia per il turista che per lo studioso, per scoprire il tesoro neogotico custodito dal territorio cuneese: un patrimonio forte non solo dei beni più noti al pubblico, per la loro importanza architettonica e storica, ma anche di tante realtà minori che costellano la provincia; oltre 100 ville antiche ed enigmatici castelli, giardini misteriosi, eccentriche chiese ed edifici decorati con guglie, pinnacoli e torri che rappresentano i risultati più originali e significativi in Italia di questa corrente artistica, che si diffuse tra il 1830 e il 1930 circa, traendo ispirazione dal gusto inglese, nel segno dell’eclettismo e della sperimentazione. La guida è disponibile in vendita presso le librerie del territorio della provincia di Cuneo.

Lorenzo Mamino ha spiegato: “la guida si presenta al lettore come un agile volumetto che ha l’intenzione, in chiusura, di riportare all’ambito dell’architettura il grande tema de ‘Il cuNeo gotico’, di riportarlo là da dove era partito, tre anni fa. E questo perché, in fondo, si ritiene che l’architettura e l’edilizia siano più presenti e più resistenti dell’effimero: fotografia, progetti, modellini, arti applicate, letteratura e tutto quello che è passato nelle due mostre in San Francesco a Cuneo (nel 2014 e nel 2016) e poi nel convegno letterario a Palazzo Rosso di Costigliole Saluzzo (nel 2015). Tutto impostato e curato da Enzo Biffi Gentili.

Qui, con la guida, l’invito è a sparpagliarsi in tutta la ‘provincia Granda’ per andare a visitare di persona opere di architettura magari piccole e sconosciute ma sempre nuove e sbarazzine. Si parte dai quattro ‘beni-faro’: la tenuta reale di Pollenzo, le Margherie di Racconigi, Dogliani e le opere di Giovanni Battista Schellino, il castello del Roccolo di Busca e, girovagando a partire da questi quattro ‘fari’, si va ad incontrare altri cento luoghi ed edifici bizzarri: neogotici ma, soprattutto, eclettici e cioè frutto di più stili mescolati, poi anche solo pittoreschi o decadenti o alla foggia svizzera. Per ognuno la guida fornisce una scheda con le notizie e i rimandi storici necessari per una loro sufficiente comprensione”.

 

 

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