Una lunga sala di 30 metri, ma eventualmente suddivisibile in due locali indipendenti, 400 posti in comode poltroncine blu con tavoletta ribaltabile, un palco per i relatori con un lungo tavolo a otto posti, impianto audio video, accesso disabili, ampio parcheggio esterno. Ecco il nuovo Centro Congressi Canavese Incontra, inaugurato il 13 giugno a Strambino. La struttura è stata voluta dallo studio Sac, che opera nell’ambito della consulenza aziendale, della famiglia Bava. E proprio Fabrizio Bava ha illustrato le caratteristiche tecniche della sala, al termine della tavola rotonda “Il Canavese: quale futuro? Congressi e formazione professionale quale nuova attività del territorio”, convegno con il quale la sala ha dato inizio alla propria attività. Ai lavori ha partecipato anche il presidente di Italcongressi, Massimo Fabio, che ha espresso particolare apprezzamento per l’iniziativa, tutta privata merito della famiglia Bava, di rompere una tradizione di monocultura industriale manifatturiera investendo in un centro congressi equidistante da Torino e da Ivrea, segnale di audacia e di lungimiranza. Quindi Fabio ha fatto un richiamo specifico alla qualità, elemento imprescindibile per posizionarsi sul mercato, realizzata sia con l’applicazione di nuove tecnologie, sia attraverso la formazione di tutti gli attori che compongono la filiera, dai responsabili di centri congressi ai fornitori di servizi.