Ad Alba la 1^ edizione del Food For Future Festival

Prenderà il via il 26 novembre la 1^ edizione del Food For Future Festival – Cibo in Movimento, congresso gastronomico organizzato dalla Città di Alba, nell’ambito dei progetti della Città Creativa Unesco per la Gastronomia, in collaborazione con Luciano Tona (chef e Ambasciatore di Alba Città Creativa Unesco) e con la giornalista enogastronomica Sarah Scaparone.
Due i giorni di lavori per un evento a ingresso libero che vedrà la partecipazione di 40 relatori (di cui 16 tra chef e pasticceri italiani e 10 francesi) coinvolti in panel tematici o individuali.
Per questa occasione, il Teatro Sociale G. Busca, sede dell’evento, nel primo giorno di lavori si trasformerà in una grande sala da pranzo: un vero e proprio Teatro Gastronomico per rendere dinamica l’esperienza in sala, collegandola direttamente alle tematiche portate avanti sul palco e per approfondire i temi gastronomici anche con alcuni assaggi.

“Questo Festival – commenta l’assessore al Turismo della Città di Alba, Emanuele Bolla – rappresenta un grande esperimento di innovazione. In un originale allestimento del nostro Teatro assisteremo a una serie di confronti dal ritmo veloce e dal contenuto profondo, organizzati per apportare nuove visioni legate al mondo della gastronomia e per confrontarsi sui temi del futuro. Abbiamo studiato un format nuovo che si preannuncia coinvolgente e ricco di contenuti dinamici”.

Tante le tematiche affrontate domenica 26 novembre in 11 panel, moderati dai giornalisti Sarah Scaparonee Domenico Biscardi, a cui parteciperanno 30 relatori e che si susseguiranno nel corso della giornata sul palco del Teatro Sociale di Alba (programma completo e prenotazione su www.foodforfuturefestival.it).

Si parlerà di forme ed evoluzioni in pasticceria, dei valori gastronomici di un territorio, di come l’architettura dell’ospitalità sia importante anche in un percorso gustativo, della cucina di montagna e dell’infinita risorsa delle sue materie prime, della pasta italiana patrimonio Unesco, di come l’aceto in cucina sia sempre più linea distintiva di una cucina mediterranea, della sostenibilità legata al mondo della selvaggina e della carne, di come la città possa diventare territorio.

Questi gli ospiti che prenderanno parte all’evento: i pasticceri Iginio Massari (Pasticceria Veneto, Brescia), Maicol Vitellozzi e Christian Marasca (Zia*, Roma); gli chef Antonio Biafora (Hyle*, San Giovanni in Fiore-Cs), Simone Cantafio (La Stuade Michil*, Corvara-Bz), Juri Chiotti (Reis-Cibo libero di montagna, Busca-Cn), Massimo Spigaroli (Antica Corte Pallavicina*, Polesine Parmense-Pr), Beppe Rambaldi (Cucina Rambaldi, Villardora- To), Matteo Sormani (Walser Schtuba, Riale-Vb), Alessandro Gavagna (La Subida*, Cormons-Go), Alessandro Gilmozzi (El Molin*, Cavalese-Tn), Silvio Salmoiraghi (Acquerello*, Fagnano Olona Va), Antonio Ziantoni (Zia*, Roma), Alessandro Negrini (Il Luogo di Aimo e Nadia*) e poi Antonello Magistà (patron Pashà*, Conversano-Ba), Simona Beltrami (patron Magorabin* Torino), Davide Franco(restaurant Manager Piazza Duomo***), Rina Poletti (sfoglina, Pasta Tua- Reno Centese-Fe) Josko Sirk e Andrea Bezzecchi (Amici Acidi), Carlo Gasparini (Design Director Alessi), Astrid Luglio (product designer, Milano), Junko Kirimoto (Alvisi Kirimoto, Roma), Paolo Rossino (Direttore Consorzio Alta Langa), Marco Bosi(Assessore alla Città Creativa Unesco del Comune di Parma), Enrico Giacosa (Consorzio Produttori Pan ed Langa), Enrico Rivetto (Azienda Agricola Rivetto), Claudio Cecchinelli (Focal Point Bergamo Città Creativa Unesco per la Gastronomia), Federico Francesco Ferrero (nutrizionista), Simone Mellano (Direttore Asprocarne Piemonte).

Durante l’iniziativa, domenica 26 novembre, all’interno del Mudet (il nuovo Museo del Tartufo di Alba) si terrà l’International Gala Creative Dinner in una sperimentazione di contaminazione tra culture internazionali. A cucinare saranno gli chef coinvolti all’interno delle Città Creative Unesco per la Gastronomia provenienti da Francia, Libano, Spagna e Portogallo. Saranno infatti le città di Rouen (chef Flore Madelpuech, La Table de Flore), Zhale (Focal Point Michel Abou Abboud), Denia (chef Alberto Ferruz, BonAmb**) e Santa Maria da Feira (chef Luis Sotto Mayor) a ideare, insieme a Enrico Crippa, chef Piazza Duomo*** di Alba, un menu di sperimentazione tra culture internazionali che si metteranno alla prova con prodotti locali.

La giornata di lunedì 27 novembre, aperta dallo chef Enrico Crippa (Piazza Duomo***, Alba), sarà invece interamente dedicata alla Francia con interventi individuali mirati a scoprire, in primis con le nuove generazioni, il futuro della pasticceria e della cucina d’oltralpe. La nouvelle cuisine, partita dagli Anni ‘60, ha sensibilmente influenzato e guidato gli chef e la ristorazione europea, anche nella evoluzione di Ferran Adrià.Ma come e quanto la gastronomia francese è evoluta, si evolverà e riuscirà a segnare ancora la strada per le nuove generazioni?
Su queste tematiche rifletteranno, in talk individuali: Blanche Loiseau (Loiseau du temps, Besançon), Boris Harispe (L’Abissiou*, Sable d’Olonne), Kazuyuki Tanaka (Racine**, Reims), LoÏc Villemin(Toya*, Faulquemont), Jérôme Jaegle (Alchémille*, Kaysersberg-Vignoble), Muriel Aublet-Cuvelier (chef e pasticcera, Parigi), Jérôme Schilling (Lalique**, Bommes), Marius Dufay (Mirazur***, Mentone), Régis Marcon (Restaurant Marcon***, Saint-Bonnet-le-Froid).

In occasione dell’evento, grazie alla creatività e al coinvolgimento dei ristoratori del territorio, verrà celebrato anche il 60° anniversario del concorso enogastronomico “Il Piatto d’Oro” conclusosi nel 1963 e organizzato dalla Famija Albeisa che mise le basi per lo sviluppo del sistema della ristorazione e del turismo di Langhe e Roero. La premiazione dei locali che, dal 10 al 24 novembre hanno aderito all’iniziativa di proporre menù su questo tema, si terrà lunedì 27 novembre alle ore 17.

Per maggiori informazioni: www.foodforfuturefestival.it

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