In Piemonte si parte dal “turista pensiero”

Tecnica che coniuga accessibilità, accoglienza e informazione

Si chiama “visitor management” la teoria nata e collaudata con successo nei paesi anglosassoni per gestire i flussi turistici nelle aree protette e nei siti Unesco, e poi ampliata a qualsiasi territorio. Si tratta di una tecnica di gestione turistica che coniuga tre requisiti fondamentali delle politiche del turismo, accessibilità, accoglienza e informazione, ponendo al centro di esse l’esperienza del turista. La regione ha scelto di importarne la sperimentazione, per prima in Italia, attraverso un progetto realizzato nell’ambito del proprio piano strategico del turismo in collaborazione con il Dipartimento casa città del Politecnico di Torino e Siti, l’Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione. Lo studio, partito nella primavera del 2007, si è concentrato su tre aree piemontesi caratterizzate da tipologie di turismo diverse e scelte, quindi, come campioni sperimentali di prodotto turistico: il lago d’Orta (prodotto turistico lacuale); la Val di Susa (prodotto turistico montano -invernale ed estivo) e la Reggia di Venaria Reale (prodotto turistico culturale all’inizio del ciclo di vita).

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