Federalberghi Bari e Bat tracciano un quadro della situazione del turismo in Puglia. I dati divulgati da Federalberghi nazionale sull’andamento del turismo in luglio e agosto certificano una Puglia fanalino di coda tra le regioni del sud (-6% di presenze) con un calo degli stranieri (-8,2%). In calo anche il $ fatturato( 30%) delle strutture alberghiere delle Province di Bari e Bat che devono registrano un calo medio di presenze del 20% e tasso di occupazione delle camere che raggiunge in alcuni casi un -40%. In diminuzione anche il numero dei lavoratori occupati che si attesta intorno al 2,2%. In sofferenza anche le località balneari, da Barletta a Bisceglie, da Polignano e Monopoli. Perfino Castellana Grotte mantiene la tendenza al calo, mentre Alberobello segna il passo. Segno negativo anche dagli aeroporti che ad agosto 2012, per la prima volta dopo 11 anni registrano il segno meno per il numero di passeggeri transitati (Bari -0,3%;Brindisi -1,4%).
“Troppo facile asserire oggi: noi l’avevamo detto – afferma Francesco Caizzi, presidente Federalberghi Bari-Bat – Abbiamo provato con i dati e con la ragionevolezza a far riflettere l’assessore Godelli che con troppa leggerezza ha affidato in mano a tecnici non specializzati le cure del comparto turistico. In questo anno difficile dobbiamo registrare il fallimento delle politiche regionali finalizzate alla destagionalizzazione – sottolinea Caizzi – ma, dobbiamo prendere atto che le risorse importanti investite per la promozione dell’incoming hanno portato risultati modesti. Un esempio illuminante, la forte contrazione di presenze straniere nonostante la scelta di puntare sullo sviluppo di alcune linee aeree low cost. Non possiamo archiviare questa stagione turistica disastrosa – continua – semplicemente con le affermazioni quasi ideologiche della Godelli che si arrampica sugli specchi indicando il colpevole del flop nell’affitto in nero di appartamenti e seconde case. Troppo semplice scagliarsi contro i ‘cattivi palazzinari’ senza tener conto che il nero nel campo alberghiero si annida anche nelle maglie larghe di una legge sui b&b che di fatto favorisce l’aggiramento dello stesso principio ispiratore con una più aperta azione di concorrenza alle imprese alberghiere. Senza contare i fenomeni di abusivismo alberghiero segnalati dalla nostra associazione che, per esempio, a Bari contano quasi 400 camere. All’assessore Godelli – conclude Caizzi – la Federalberghi vuole comunicare che le politiche sul turismo necessitano di un pieno coinvolgimento degli attori che operano in un settore che concorre al Pil pugliese per oltre 2 miliardi di euro l’anno”.