In Puglia manovra da 665 mln per il sistema turistico. Plauso della Federalberghi

Il comparto alberghiero della Puglia beneficerà di importanti strumenti straordinari con rilevanti risorse anche con una quota a fondo perduto. Tra queste, il ‘Microprestito’ per piccole imprese, professionisti e partite Iva (20% a fondo perduto), il ‘Titolo II – Emergenza Covid-19’ a sostegno degli investimenti delle pmi turistico-alberghiere (dal 20% al 30% a fondo perduto), voucher occupazionali nel settore alberghiero per 1.000 euro al mese per unità occupata (fino a 7 unità) per 10 mesi. Il Governo regionale ha recepito in questi casi le proposte formulate dalla Federalberghi Puglia al Tavolo del Partenariato Economico-Sociale.
La manovra complessiva del Governo regionale per fronteggiare le ripercussioni sul tessuto economico e produttivo a causa del Covid-19 ammonta a 665 milioni di euro così ripartiti: 256 per il ‘Microprestito’, 200 per il nuovo ‘Titolo II – Emergenza Covid 19’, 50 per i Consorzi di garanzia Fidi, 45 per il settore del Turismo e della Cultura, 85 milioni per le nuove fragilità sociali, 29 per le spese sanitarie dovute all’emergenza Covid-19.
“Questi strumenti straordinari messi in campo dal Governo regionale – dice Francesco Caizzi, presidente della Federalberghi Puglia – e le relative risorse previste, concorreranno a immettere liquidità nel sistema economico regionale e consentiranno alle aziende di resistere fino alla ripresa dell’economia. Per il comparto turistico-alberghiero mi preme sottolineare il continuo e proficuo impegno dell’assessore regionale al Turismo, Loredana Capone, che ha supportato in Giunta le nostre ragioni, contribuendo a far recepire le proposte della Federalberghi. Certo, per noi albergatori, si tratta di forme di strenua e lunga resistenza. Non ci facciamo illusioni particolari sui risultati dell’intero 2020. Il turismo e il sistema dell’accoglienza non sono ancora in grado di scorgere alcuna luce in fondo al tunnel. Questi provvedimenti sono, però, fondamentali per evitare che alla prevista ripresa della primavera 2021, quando probabilmente avremo anche un vaccino contro il coronavirus, il nostro comparto non si presenti dimezzato nella sua consistenza. Adesso è importante che il nostro assessore e l’intera Giunta si attivino in tutte le sedi nazionali ed europee, perché la significativa mole di risorse previste e gli strumenti ipotizzati possano divenire operativi almeno entro i prossimi 10/15 giorni. Impelagarsi oggi nella palude della burocrazia potrebbe significare perdere in partenza qualunque sfida.
Nel merito dei provvedimenti – conclude Caizzi – ritengo che la possibilità di usufruire dei voucher occupazionali fino a 7 dipendenti per struttura, sia per il sistema alberghiero uno degli aiuti più importanti per mantenere l’azienda aperta e operativa e per preservarne il valore in tutte le sue forme materiali e immateriali. Il ‘microprestito’ e il ‘Titolo 2 Covid’ sono strumenti importanti per far affluire liquidità nelle nostre aziende che, voglio rimarcarlo, sono tra quelle con maggiori costi fissi. Naturalmente le misure regionali da sole non possono risolvere tutti i problemi. Aspettiamo e auspichiamo che i provvedimenti del Governo centrale non sottovalutino la portata nazionale del turismo che vale almeno il 13/15% del Pil italiano. A questo punto, diventa cruciale l’adozione da parte della Regione di un protocollo sanitario che sia sostenibile economicamente (affinché le misure di cui prima non siano vanificate) e coniugabile con i principi dell’accoglienza. Non dimentico, infine, l’importanza vitale della cancellazione, almeno fino a dicembre 2020, di tutta quella fiscalità locale e/o nazionale che un settore che registra un calo intorno all’80/90% non è in grado di sostenere”

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