Ben 144 musei pugliesi si contendono una quota dei 25 milioni di euro messi a bando dalla Regione per interventi volti alla fruizione da parte del pubblico o all’adeguamento alle misure e alle dotazioni di sicurezza. A questi soldi si aggiungono quelli (60 milioni) promessi sabato da Lorenzo Ornaghi, ministro ai Beni culturali, che serviranno alla qualificazione di 3 poli archeologici tra Bari, Taranto e Manfredonia. Impressionante il numero di realtà museali candidate ai fondi. “E non sono tutte – rimarca Angela Barbanente, assessore con delega ai beni culturali – perché in totale ne abbiamo censite 213”.
Tra le realtà museali più interessanti, che potrebbero trarre vantaggio dai finanziamenti regionali, ci sono ad esempio i musei di Torre Alemanna, vicino Cerignola, il polo archeologico di Herdonia, vicino Ordona, o ancora il museo diocesano di Trani, in provincia Bat, e la fondazione Pino Pascali di Polignano a mare. Tra quelli di maggiore attrattiva il museo civico di Civiltà preclassiche di Ostuni e poi ancora i musei diocesano di Bari e di Bitonto e il museo nicolaiano, sempre a Bari. Le candidature adesso saranno sottoposte alla valutazione degli uffici regionali e rientreranno in una graduatoria. I progetti più meritevoli verranno finanziati fino ad esaurimento del fondo di 25 milioni.