“Turismo di qualità per Bari, non soltanto mordi e fuggi nei grandi e bellissimi mari della nostra terra ma turismo di qualità che coniughi la piacevolezza del clima, dell’ambiente naturale, la qualità dell’acqua e così via ai mille luoghi interni ed esterni che affacciano sulle coste che sono un po’ indica nuove vie di svilupo per il turismo più all’interno del territorio e compongono una realtà straordinaria di paesaggi diversi di meraviglie architettoniche e di offerta geniale e talentuosa dei cittadini e dei giovani di questa terra”. Per Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, può essere questa una idea di sviluppo per l’intera Puglia, che sia affidata al binomio cultura e turismo di qualità. “Se Bari può presentarsi nelle sedi internazionali è perché si è voluto arrivare a questo punto. Non è una crescita casuale o derivata dagli investimenti di privati ma è stata una scelta strategica che ha coinvolto una città che ha trovato in un assessore la capacità di interpretarla e ha coinvolto una regione che ha deciso che esisteva Bari come città di cultura e di arte”. La Godelli sottolinea poi gli effetti delle scelte finora effettuate dall’amministrazione: “Per ogni euro che abbiamo investito in questa regione, ne sono tornati sette, in termini di entrate, di occupazioni ma anche simbolici”. L’unico cruccio è relativo al teatro Petruzzelli di Bari. . “E’ una ferita non sanata perché il coronamento del grande simbolo nel centro della città non c’è stato dal punto di vista della sua apertura e fruibilità. Anche lì ci arriveremo, forse nelle prossime settimane, forse nei prossimi mesi, a dire che questa è una vera città che ha una dimensione metropolitana, culturale, non più di provincia”.