Nel porto di Bari cresce la componente di traffico associata al turismo religioso. Secondo i dati diffusi dall'Autorità Portuale, sono oltre 15 mila i passeggeri si sono imbarcati a giugno alla volta di Dubrovnik per turismo religioso. Meta del viaggio – è detto in una nota – è Medjugorje, la vallata della grazia, visitata dai turisti per la Beata Vergine Maria. Nell'ultimo mese, il flusso da e per Dubrovnik, è raddoppiato, con 9.531 unità in più rispetto alla passata stagione e una crescita in percentuale del 150%. In netto incremento anche il movimento di bus (+ 210%) e auto (+ 85%), che si traduce in una crescita del 70% circa nei gruppi organizzati e 30% nei viaggi individuali. Interessanti quindi, secondo l'Ap, le proiezioni per fine anno, con una stima di crescita compresa fra il 40 al il 50% e parecchie centinaia di migliaia di euro di indotto. Dati che si possono considerare in linea con le tendenze nazionali, secondo cui il 5% del fatturato del comparto turistico è assorbito oggi dal turismo religioso. "Un turismo di nicchia che – spiega il Presidente dell'Autorità Portuale, Francesco Mariani – considerata la crisi generalizzata, è una vera e propria risorsa per il Porto di Bari. Un tale mercato risulta essere molto simile al mercato del lusso e difficilmente può avere cali nei periodi di magra e molto poco risulta intaccato dalla diffusa crisi economica. Il Porto di Bari saluta con molto entusiasmo questo flusso di pellegrini in viaggio sulle rotte della fede, e considera l'opportunità di incrementare, nel numero e nella qualità, i collegamenti con Dubrovnik, candidandosi a diventare porto di imbarco d'elezione per tutto il sud Italia".