Al 30 settembre scorso è già stata superata quota 6 milioni di passeggeri (6.134.931) che hanno volato da e per gli scali della Sardegna, cioè ben 188.513 in più rispetto allo stesso periodo del 2013 (+3,2 %). Il dato del traffico aereo sui tre scali principali (Alghero, Cagliari e Olbia) è il più alto fatto registrare sui cieli sardi.
“I dati pubblicati da Assaeroporti – afferma Francesco Morandi, assessore regionale al Turismo – sono la riprova dei dati su arrivi e presenze registrati dal sistema di rilevamento ed elaborazione dati regionale (il Sired): la Sardegna è di nuovo tra le mete turistiche più competitive del Mediterraneo. La stagione si è ‘allungata’ da marzo a novembre grazie anche all’accessibilità al territorio, alla possibilità di raggiungere l’Isola facilmente, tutto l’anno, specie grazie all’aumento delle tratte”.
A determinare la crescita sono stati i passeggeri dall’estero, ma anche i voli nazionali riportano segni positivi. Il traffico internazionale sui 3 aeroporti isolani al 30 settembre è stato di 1.971.954, +4,8% rispetto all’anno scorso (quando già si era registrato un +13,8% rispetto al 2012).
Entrando nel dettaglio si evidenzia ancora una volta la grande performance di Olbia (+6,6% rispetto al 2013), legata al trend di crescita degli stranieri; la crescita costante di Alghero (+2,1%), connessa anch’essa coi voli internazionali; e l’incoraggiante dato di Cagliari, che nonostante una forte riduzione delle tratte internazionali, registra comunque un segno positivo (+1,5%). Su Elmas hanno volato sino al 30 settembre 2.917.007 passeggeri, dei quali 2.264.178 nazionali (vicino al record del 2012) e 643.735 internazionali (in linea col recente passato); a Fertilia il traffico totale è il più cospicuo di sempre: 1.313.423 passeggeri, dei quali 811.516 nazionali e 497.884 internazionali (quota mai raggiunta e +6% rispetto al 2013); sul Costa Smeralda di Olbia sfiorati i 2 milioni di passeggeri (1.904.501 per la precisione): 830.335 sono quelli stranieri, 90 mila in più del 2013 (+12%), 200 mila in più del 2012, 360 mila in più del 2010.