Giganti di Mont’e Prama, a Cabras scendono in campo contro trasferimento per restauro

Porte sbarrate al museo di Cabras che ospita i Giganti di Mont’e Prama. E’ la situazione che ha trovato la soprintendente di Archeologia, belle arti e paesaggio Maura Picciau durante un sopralluogo per il restauro dei guerrieri. A sbarrarne l’accesso un’ordinanza del sindaco Andrea Abis emanato in seguito alla mobilitazione del paese in difesa dei reperti. Gli abitanti di Cabras, infatti, temono che le statue, una volta portate via dai luoghi in cui sono state ritrovate, non tornino mai più.
L’argomento sta facendo discutere molto i residenti: dai giganti di Mont’e Prama passano anche turismo, occasioni di lavoro e possibile sviluppo del territorio. E, entrando nel sito del Comune, la prima notizia che si legge è quella relativa a una petizione per il restauro delle statue di Mont’e Prama a Cabras con la proposta di realizzare a proprie spese un laboratorio per il restauro dei preziosi reperti. Il trasferimento delle statue è previsto per il 25 febbraio.
“Si tratta di un’operazione che avrebbe un impatto devastante sulla comunità e sulle prospettive future – si legge nel sito del comune  -mL’intervento di restauro è necessario per valorizzare il bene culturale ma non condividiamo la modalità che ci viene imposta. Come si fa ad accordare un intervento di questo tipo senza garanzie? Noi qui siamo figli di un grande trauma, ma anche soggetti che vivono un grande sogno. Il trauma è quello della dispersione del patrimonio, il sogno sul quale dobbiamo lavorare, è quello di recuperare tutte le statue, esponendole in un unico ambiente qui a Cabras. Da qui devono partire le iniziative, deve partire il dibattito per la gestione della questione nei prossimi giorni”. Intanto per sabato 13 febbraio è stato organizzato un sit-in davanti al museo.

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