Torna l’ipotesi di far pagare una tassa di soggiorno a chi alberga a Cagliari. L’idea è contenuta nelle dichiarazioni programmatiche del sindaco Massimo Zedda, messe nero su bianco al momento dell’insediamento in Municipio. “Questa amministrazione – è scritto nel documento – intende avviare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria sulla possibilità di inserire un contributo legato al soggiorno in città dei turisti così come sperimentato in tante altre città a vocazione turistica”.
L’obiettivo dunque sarebbe l’introduzione di una cosiddetta tassa di scopo con contributi individuali minimi nell’ordine di pochi euro. I prossimi passi saranno l’audizione di un dirigente tecnico, per fare i conti e capire quale potrà essere l’eventuale gettito, e il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Sostegno all’iniziativa da Sergio Mascia, capogruppo di Sel: “A priori non sono contrario, occorre capire quale sarà il reale gettito garantito dalla tassa, se fosse basso non sarebbe utile. Sono favorevole inoltre a orientarla a favore di nuovi servizi che la città può offrire ai turisti”. Contrari, invece, Giuseppe Farris, capogruppo del Pdl, che parla di “un nuovo balzello, essenzialmente a carico degli albergatori, che contribuirà ad allontanare i turisti da Cagliari. Questa è l'intenzione del centrosinistra”. In disaccordo anche Marisa Depau (Sel) secondo la quale “prima di proporre nuove tasse si dovrebbe migliorare il sistema dei trasporti perchè, visti gli alti costi, verrebbe vista come un ulteriore salasso”.