Ragazzini restano a terra e traghetto Tirrenia torna a prenderli: la rabbia dei passeggeri

Documenti a bordo del traghetto e loro a terra che lo guardano partire. E’ quanto è accaduto a Cagliari a 25 ragazzini stranieri minorenni e loro accompagnatore a terra che non sono potuti salire sul traghetto Ariadne in partenza alle 19.30 da Cagliari perchè i loro documenti di viaggio erano sul bus che, però, era già stato imbarcato. Così il traghetto è partito per Palermo senza di loro salvo poi, dopo una riunione dei dirigenti della Tirrenia, fare marcia indietro dopo tre ore di navigazione per andare a prenderli al molo. Una decisione presa anche per non lasciare dei minorenni anche solo per una notte senza documenti cosa che gli avrebbe impedito di pernottare in hotel e ripartire poi con un aereo o un altro traghetto. Così la nave alla fine è ritornata a Cagliari, ha imbarcato i ragazzini ed è ripartita dopo la mezzanotte diretta a Palermo.

Decisamente contrari gli altri passeggeri dell’Ariadne sbarcati a Palermo con 4 ore di ritardo.
“Si è rischiata la sommossa quando l’altoparlante ha annunciato che dopo tre ore di navigazione si tornava a Cagliari per prendere dei ritardatari rimasti a terra, senza nemmeno dire che si trattava di ragazzi minorenni – racconta un passeggero – Siamo rimasti tutti sgomenti, a nessuno era mai capitata una cosa del genere perchè solo se la nave rischia di affondare ritorna in porto, non certo per prendere dei ritardatari, per i quali comunque si sarebbe potuta azionare l’assistenza diplomatica visto che erano stranieri e potevano metterli su un volo. Per 25 ragazzini non si possono stravolgere i programmi di centinaia di altre persone”.

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