Con una richiesta d’incontro che arriverà nei prossimi giorni agli assessori al Turismo e al Lavoro, l’Ente Bilaterale per il Turismo della Sardegna si propone come soggetto attivo nel dibattito su quale modello di sviluppo potrà traghettare la Sardegna fuori dalla crisi, con l’obiettivo di portare all’attenzione della Regione un’idea complessiva di turismo in Sardegna. “In pochi mesi abbiamo assistito alla perdita di 33 mila posti di lavoro – ha detto Sergio Codonesu, presidente dell’Ente – dobbiamo guardare avanti, pensare a un’idea di sviluppo che in Sardegna non può che passare per il consolidamento del Turismo”. Un settore che potrebbe trascinare altri comparti come l’agroalimentare, l’artigianato così come la valorizzazione dei beni ambientali e dell’archeologia e cultura sarda. Il contributo al Pil del settore in Sardegna è fermo all’8% contro una media nazionale dell’11: “Significa che qualcosa non funziona”. “Una potenzialità inespressa”, ecco il turismo secondo l’Ente che con i suoi 5.000 associati rappresenta un pezzo importante del settore e dal 1989 mette insieme lavoratori e imprese con l’obiettivo di offrire assistenza e formazione agli operatori. Così, la richiesta di un confronto è rivolta anche all’assessore al Lavoro, per discutere i riflessi occupazionali delle scelte che verranno fatte e per sottolineare l’importanza delle professionalità e della formazione.