Piccoli segnali di ripresa per il comparto turistico in Sardegna. Secondo la Confesercenti regionale, in base ai risultati emersi dai questionari sottoposti ai suoi associati, “emerge chiaramente un aspetto purtroppo ormai consolidato: i dati sugli arrivi e quelli sulle presenze non corrispondono. Secondo la nostra organizzazione questa è la conferma che esiste una vasta area di illegalità, composta da agriturismo e b&b senza regole, seconde case e immobili vari riciclati in residence, spesso privi di autorizzazione e con servizi minimi. Il comparto turistico sardo, inoltre, soffre di carenze strutturali ormai note, legate all’inadeguatezza della rete stradale e alla debolezza dei trasporti, sia interni che esterni”. La Confesercenti ha anche sottolineato gli effetti della crisi economica in atto che ha intaccato la capacità di spesa dei turisti, nonostante l’indagine abbia evidenziato come i prezzi delle strutture ricettive isolane siano rimasti stabili nel 68% dei casi e siano diminuiti per il 12% del campione.