Corte Ue condanna Italia per mancato recupero aiuti Stato

Degli aiuti hanno beneficiato compagnie marittime operanti collegamenti con l’Isola

La Corte di giustizia Ue ha stabilito che l'Italia ha violato le disposizioni comunitarie per non aver proceduto al recupero degli aiuti di Stato di cui hanno beneficiato alcune compagnie marittime operanti collegamenti con la Sardegna. Il recupero, intimato dalla nel 2008, riguarda le società Ancora di Venere, Maris-Mari di Sardegna, Navisarda, Romani Augusta, Moby. Nella sentenza la Corte rileva che i primi atti concreti per effettuare il recupero degli aiuti giudicati illegittimi da Bruxelles sono stati adottati solo nel luglio de 2009 e le ingiunzioni di pagamento sono state emesse solo nel novembre del 2010. Situazione, osserva la Corte “manifestamente incompatibile con l'obbligo di effettuare il recupero delle somme percepite dai beneficiari dal regime di aiuti gestito dalla Banca di credito sardo attraverso un apposito fondo”.  Inoltre, la Corte ricorda che la soppressione, mediante recupero, di un aiuti illegittimi è la logica conseguenza dell'accertata incompatibilità con le norme europee delle agevolazioni contestate. Lo Stato è tenuto ad assicurare l'applicazione della decisione della Commissione europea “senza indugio” e secondo le procedure del diritto nazionale, a condizione che queste ne consentano l'esecuzione immediata ed effettiva, ovvero il recupero delle somme erogate. 

editore:

This website uses cookies.