Al World Travel Market 2023 di Londra, conclusosi ieri, 8 novembre, la Regione Sardegna ha ospitato nel suo spazio 27 co-espositori tra strutture ricettive, adv, TO e realtà che si occupano di servizi turistici e valorizzazione di beni culturali, rappresentando di fatto tutti i comparti del settore travel isolano.
“La manifestazione rappresenta un’occasione unica per incontrare buyer da tutto il mondo e creare importanti connessioni e opportunità di business. In questa edizione abbiamo percepito un grande fermento tra le postazioni degli operatori che sono intervenuti a rappresentare l’offerta turistica della nostra Regione, a conferma che la destinazione Sardegna suscita sempre molto interesse. Il flusso di turisti stranieri verso la nostra isola è in forte crescita e il mercato britannico, in particolare, rappresenta un target sul quale puntiamo moltissimo”, commenta Andrea Cocco, Capo di Gabinetto dell’assessorato al turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna.
In questa vetrina internazionale la Regione Sardegna si è confermata pioniera nello sviluppo di strutture ricettive all’avanguardia che mantengono come punto cardine l’ecosostenibilità. Ne è una dimostrazione la grande novità del 2023, l’albergo nautico diffuso, una nuova forma di turismo, recentemente regolamentata, che permette di valorizzare i 1900 chilometri di costa e aumentare la capacità ricettiva dell’isola, contenendo però l’impatto sul territorio.
Parallelamente alla sostenibilità, la Regione sta portando avanti il suo impegno per destagionalizzare i flussi turistici: “La Sardegna vanta un cartellone importantissimo di eventi, da quelli sportivi di carattere internazionale a quelli che vanno nella direzione di un turismo lento e consapevole. Stiamo investendo molto nella promozione dei cammini religiosi e nella nostra offerta enogastronomica con festival che si concentrano nei mesi primaverili e autunnali, come per esempio Saboris Antigus, Le Isole del Gusto e Autunno in Barbagia”, conclude Cocco.
L’intento è valorizzare anche i territori dell’entroterra, puntando sull’offerta di esperienze in grado di mettere in luce aspetti inediti della Sardegna, senza dimenticare il richiamo del turismo culturale e di quello archeologico che, grazie alle numerose testimonianze della civiltà nuragica, rappresenta un tratto unico e caratteristico dell’isola.