Sardinia Tourism Call2Action, analisi dei dati per turismo 365 giorni l’anno

L’identikit del turista che potrebbe scegliere la Sardegna non ha un solo volto. Per tutti gli attori in campo, a partire dalle strutture ricettive, conoscerne abitudini, comportamenti e preferenze potrebbe fare la differenza per la programmazione di una stagione turistica e la relativa offerta con l’obiettivo, ormai auspicato da più parti, di rendere l’Isola un luogo dove accogliere turisti 365 giorni all’anno.
Come farlo? Sicuramente attraverso tecnologie innovative, algoritmi, motori di ricerca e piattaforme che dialogheranno tra di loro per raccogliere i famosi “Big Data”, depurarli e metterli a disposizione. A spiegare l’importanza dell’analisi dei dati e delle relative potenzialità sarà Pierangelo Orofino, dirigente del Servizio Osservatorio e Sviluppo della Regione Sardegna, che interverrà il 26 ottobre in aeroporto a Olbia per il secondo degli
appuntamenti organizzati da Geasar nell’ambito della sesta edizione di Sardinia Tourism Call2Action. Un’occasione unica di confronto dedicato ad operatori, istituzioni e professionisti del turismo che potranno così incontrare chi ogni giorno maneggia l’enorme mole di dati degli afflussi turistici attraverso il portale regionale ‘Sired’.
“Il nostro osservatorio tra i molteplici compiti ha quello di raccogliere i dati di tutte le strutture ricettive – ha anticipato Orofino – attraverso la piattaforma Sired, per assolvere all’obbligo statistico imposto per legge e che prevede la trasmissione di tutti gli arrivi e il numero di notti di pernottamento. Noi produciamo dei report che poi
restituiscono delle statistiche, ci siamo però resi conto che i dati che raccogliamo non sono sufficienti per capire quali sono le tendenze, come il tipo di viaggio che è un’informazione facoltativa che generalmente non viene comunicata: vacanza balneare, soggiorno religioso, partecipazione ad eventi sportivi o congressuali. Per noi è necessario capire cosa possiamo fare per le zone più rurali e andare a fare promozione lì dove ci potrebbe essere interesse. È per questo che stiamo per sostituire Sired con una nuova piattaforma che si chiama ‘Ross1000’ utilizzata già da altre undici regioni italiane. Il fornitore ha sviluppato un sistema in grado di dialogare con oltre cento sistemi gestionali delle strutture. Quindi la struttura che carica i dati non dovrà far altro che fare un invio unico per spedire una sola volta le informazioni acquisite verso il sistema della Regione. Ross1000 una volta che acquisisce questi dati li invia a sua volta anche alla Questura per adempiere all’altro obbligo di legge. Questo eviterà anche gli errori di caricamenti manuali e noi confidiamo di abbattere anche i tempi di invio che a volte sono molto lunghi”.

 

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