Dal grande sacco della tombola turistica siciliana vengono estratti dalla sorte il 31 e 47 per segnare il presente delle Aapit siciliane che per decreto legislativo hanno cessato di esistere il 31 dicembre, ma per intese politico-istituzionali avrebbero dovuto essere beneficiari di una ulteriore proroga al 30 giugno 2008.
Una proroga dettata dalla necessità di rimodulare ruolo e funzioni di queste strutture previste nel nuovo disegno di legge sul turismo presentato dall’Assessore Misuraca e concertato con i soggetti pubblici e privati del mondo del turismo isolano.
Ma anche del disegno di legge non si hanno notizie certe al di là di audizioni effettuate dalla IV Commissione. Nessuna voce si alza forte e chiara per gridare il proprio sdegno ed interrompere questo silenzio assordante. Tutto tace e si tace per stanchezza, prudenza o connivenza. La grande palude dell’Assemblea Regionale sembra rimanere avvolta nella nebbia più fitta, in cui come fantasmi si muovono i sopravvissuti delle Aapit che attendono di avere notizie sul loro futuro. La barca del turismo, nonostante tutto, non va. Al suo posto scivola una zattera in cui prendono posto i sopravissuti ed in cui vorrebbero salire i siciliani per essere salvati da questa classe politica, mentre in cielo svetta la Befana con più sacchi di carbone per questo Governo. (Toti Piscopo)