La realizzazione di questa infrastruttura “è un tassello di fondamentale importanza per lo sviluppo del sistema aeroportuale della regione, perché risponde in maniera adeguata alla evoluzione della domanda di trasporto aereo dello scalo, inteso come polo turistico, e in stretta correlazione, quindi, all’incremento delle presenze turistiche”. Lo ha detto l’assessore regionale al Turismo e ai trasporti, Dore Misuraca, spiegando che l’intervento si inserisce in un programma più ampio che ha già visto la riqualificazione degli aeroporti di Palermo, Trapani, Catania, Lampedusa e Pantelleria, nonché la prossima apertura di quello di Comiso, grazie a un investimento, da parte della Regione Siciliana, pari a 46 milioni di euro. Del resto migliorare l’accessibilità aerea significa fare promozione di alto livello dei servizi turistici e alberghieri e, allo stesso tempo, proiettare la regione nei circuiti nazionali e internazionali di alto livello. “Questo scalo, collegato in maniera avanzata – precisa l’assessore – sarà in grado di offrire collegamenti frequenti con un network di località di grande interesse turistico, rilanciando le potenzialità delle zone interessate”. Ad Agrigento i flussi turistici, secondo i dati dell’assessorato, presentano tassi di crescita: negli ultimi dodici anni circa, è stato registrato un incremento annuo medio di 286 mila presenze, circa il 61% del totale dell’intera regione.