Assemblea Sac per contrastare declassamento Fontanarossa

La richiesta arriva dalla Provincia di Catania che detiene una quota nella società di gestione

"Non possiamo svendere l'aeroporto di Fontanarossa con il suo volume d'affari che notoriamente soddisfa utenti e mercati di tutta l'area centro-orientale dell'Isola". Con queste parole, il commissario della Provincia Regionale di Catania Antonella Liotta, esprime "forte disappunto circa l'atto d'indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale indicato dal Governo che declassa e penalizza lo scalo di Catania". In qualità di rappresentante dell'Ente che detiene una quota di capitale per la gestione dell'aeroporto, Liotta ha chiesto al presidente della Sac la convocazione urgente di un'assemblea per esaminare l'attuale situazione e per avviare eventuali iniziative costruttive per contrasto la decisione del governo. "Certamente la posizione strategica nell'area del Mediterraneo e i flussi crescenti del traffico da Catania verso Roma Fiumicino e Milano Malpensa e viceversa – rileva Liotta – rendono l'aeroporto di Fontanarossa appetibile ad eventuali gestioni 'privatizzate' che potrebbero essere rappresentate anche da società internazionali. L'innesto di gestioni estranee al territorio potrebbe, inoltre – conclude – apportare un ulteriore danno alla maestranze locali e all'indotto del circuito, ma sarebbe ancora più tragico per il rilancio dell'economia etnea l'esclusione dal 'Core network' che permetterebbe, invece, interventi prioritari d'investimenti".

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