Nasce a Catania il Comitato Viaggiatori e Contributori dell’aeroporto Fontanarossa. Al dodicesimo giorno consecutivo di chiusura dell’aeroporto di Catania, a causa dell’incessante caduta di cenere lavica, l’Adoc ha deciso di costituire un comitato ad hoc che per prima cosa ha stilato un elenco di “mancanze” e di richieste dirette all’aeroporto di Catania, all’Enac ed alle compagnie aeree.
“Vogliamo sapere – afferma Claudio Melchiorre – se sia vero che già da una settimana sia stata concordata una chiusura quotidiana dell’aeroporto fino a metà dicembre e, in questo caso, se sia giusto che le compagnie aeree continuino a vendere biglietti su Catania sapendo che non possono atterrare a Fontanarossa al calare del buio”. Ma Melchiorre chiede anche di sapere “se sia vero che queste chiusure fanno comodo, anche al fine di completare davvero i lavori dell’aerostazione”. Tra le soluzioni proposte dalla costituenda associazione “il riavvio della progettazione del nuovo aeroporto nella Piana di Catania proposto anni fa da Nello Musumeci”, ricordando come l’aeroporto di Catania “non ha capacità di sviluppo eccessiva, visto che è bloccato dal polo turistico della Plaia, dall’Oasi del Simeto, dall’autostrada e dalla zona industriale”. Intanto i senatori di Alleanza Nazionale, Nino Strano e Domenico Nania, hanno presentato un’interrogazione al ministro dei Trasporti sulla difficile situazione in cui versa lo scalo catanese “con gravi disagi sia per l’utenza che per la società di gestione che ha perduto incassi per circa 600 mila euro”. “E’ necessario – osservano – convocare una conferenza dei servizi con l’Enac e la Sac, per permettere la riapertura serale dello scalo”.