Comiso, Riggio raffredda gli entusiasmi: è scalo privato

Mercoledì 4 luglio riunione al ministero delle Infrastrutture per definire convezione con Enav

"L'aeroporto di Comiso non apre perché alla base c'é un peccato originale ben preciso e riguarda la scelta del Comune ragusano all'epoca di autonominarsi concessionario come si era nominato proprietario del terreno. Quindi, si tratta di uno scalo privato". Così il presidente dell'Enac Vito Riggio in un'intervista all'emittente televisiva E20 Sicilia, raffredda gli entusiasmi per lo start-up del nuovo scalo di Comiso alla vigilia di una nuova riunione al ministero delle Infrastrutture in programma mercoledì 4 luglio per definire la convenzione con l'Enav per il servizio di assistenza al volo.   
"L'ultima parola – aggiunge Riggio – ce l'ha il ministero dell'Economia. Se partecipa alla riunione e dà il via libera alla convenzione con l'Enav allora il problema è risolto, altrimenti non succede proprio nulla e i 'nodi' restano tutti sul tappeto". 
E sulla protesta a Fiumicino di sabato scorso da parte del parlamentare regionale Pippo Digiacomo con una sessantina di siciliani, il numero uno dell'Enac é sibillino: "Penso che per le proteste bisogna essere molto cauti perché lo Stato non ha l'obbligo di provvedere ai servizi Enav, quindi in questo momento più che protestare bisognerebbe provvedere. L'apertura di un nuovo aeroporto è un rischio e più che protestare bisognerebbe avere dati e ragionare".

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