Comiso vuole nuovi voli ma per ora niente servizi

Avviati i primi contatti dalla Soaco per incrementare le tratte, in primis verso il Nord Italia

L'aeroporto di Comiso non si ferma. Il cda di Soaco, la società di gestione, presieduta da Rosario Dibennardo, nelle ultime settimane, ha intensificato i contatti con alcune compagnie italiane e straniere per avviare delle nuove rotte. Le mete individuate sono quelle del Nord Italia (almeno due città, tra cui Milano o Bergamo Orio al Serio) e le capitali e le grandi città del Nord e dell'Est europeo. Ma su tutto, almeno per ora, viene mantenuto il più stretto riserbo, né filtrano notizie che possano far comprendere quali siano le prospettive reali. Le difficoltà, per tutti, sono gli incentivi, la necessità cioè di prevedere, sotto varie forme, delle agevolazioni per le compagnie aeree che devono atterrare a Comiso.
Intanto, però, lo scalo deve fare i conti con qualche pecca. A cominciare dalla mancanza di servizi: il bar (aggiudicato ad una ditta di Bergamo) dovrebbe essere attivato a breve, manca ancora il servizio di ristorazione e non c'è nessuna possibilità di mangiare un piatto di spaghetti o un panino. A breve, dovrebbero aprire l'edicola ed il tabacchi. Del resto, negli ultimi tempi, anche in concomitanza con il boom delle low cost, i servizi "non aviation" costituiscono la maggior parte degli introiti di un aeroporto. A Comiso, però, la zona destinata alle attività commerciali si trova al secondo piano, una posizione che non incentiva le imprese che vogliono investire.

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