Fontanarossa vive una crescita continua di traffico. Nei primi tre mesi dell’anno sono già 1.576.248 i passeggeri, con una crescita del 16,09% rispetto al primo trimestre del 2016. E i dieci varchi sono strutturalmente insufficienti nelle giornate di maggiore traffico, come rileva il quotidiano La Sicilia. Non a caso s’aspetta con grande speranza la ristrutturazione dell’ex aerea “Norma” in terminal dedicato alle partenze dei charter. Il nuovo spazio sarà destinato esclusivamente alle partenze di “voli Schengen domestici” (quelli con destinazione Ue), tant’è che non sono previsti nastri di consegna bagagli.
Nel progetto del terminal C, anticipato a marzo su la Sicilia, sono previste quattro postazioni di check-in, quattro varchi di sicurezza e quattro gate. Il terminal potrà ospitare un flusso di circa 350 passeggeri l’ora. Sac stima di far transitare 40mila passeggeri al mese, mezzo milione l’anno. Un modo per far “respirare” – e non poco – l’area delle partenze dei voli di linea. La spesa stimata è di 800mila euro, il progetto già trasmesso all’Enac. I lavori dovrebbero cominciare a breve e concludersi entro fine anno.
Intanto la Sac Service, la controllata della Sac che gestisce i servizi di security, parcheggi e assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità all’aeroporto di Catania, ha una nuova governance.
La presidente di Sac, Daniela Baglieri, in adesione al deliberato del CdA del 5 maggio scorso, in linea con le indicazioni del Decreto Madia e con la politica aziendale volta alla massima riduzione dei costi, ha proposto di eliminare il cda (già composto da cinque membri e con un costo annuale di circa 100 mila euro) sostituendolo con la nomina di un amministratore unico proposto nella persona del dirigente SAC Giuseppe Interdonato, il quale ricoprirà la carica gratuitamente.
La proposta della presidente Baglieri è stata ampiamente condivisa dall’ad Nico Torrisi, dal consigliere di amministrazione Sac Giovanni Vinci, e dall’intero Collegio Sindacale di Sac Service.
L’adozione dell’amministratore unico si inserisce, fra l’altro, nella politica di rigore aziendale di Sac e nel conseguente abbattimento di tutti quei costi che non determinano utilità immediate in termini di servizio a favore della società.