Incidente simulato a Birgi, aeroporto chiuso per esercitazione

Il volo XH1234 della Goodbye Flight, nome di fantasia, in partenza per Milano Linate dall’aeroporto civile di Trapani Birgi, delle 15.30, dopo l’impatto con un volatile, tecnicamente definito bird strike, con un motore in stallo, è stato costretto a interrompere il decollo. Uscito di pista, ha preso fuoco. È questo lo scenario ipotizzato per l’esercitazione annuale Pea, Piano di emergenza aeroportuale, che si è svolta all’aeroporto Vincenzo Florio in full scale, cioè su scala totale, ipotizzando l’evento più grave, appunto l’incidente. Il piano ha movimentato oltre 200 persone e circa 50 mezzi, con una chiusura al traffico, sia civile sia militare, per tre ore. Gli studenti dell’istituto aeronautico Marino Torre di Trapani, con alcuni insegnanti e genitori sono stati i figuranti dell’operazione, nel ruolo di passeggeri e dei loro familiari.

“Abbiamo simulato l’attivazione del piano di emergenza aeroportuale, un’eventualità che speriamo di non vivere mai nella realtà – ha commentato il direttore generale di Airgest, Michele Bufo – e facciamo delle esercitazioni periodiche, proprio per essere sicuri che tutta la macchina dei soccorsi sia pienamente efficiente e in grado di intervenire in modo appropriato e tempestivo. Quando la torre di controllo attiva il sistema di gestione dell’emergenza, segue l’arrivo dei mezzi dei vigili del fuoco militari e civili e quindi l’assistenza e il soccorso alle persone coinvolte. È una procedura di livello internazionale che si fa in tutti gli aeroporti, in tutto il mondo, con le medesime modalità, qui ha una maggiore capacità di risposta perché si somma all’intervento della parte civile anche quello militare”.

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