Passera: nessun declassamento per Fontanarossa

E Riggio spiega: Piano aeroporti spinge verso privatizzazione. Palermo e Catania si diano una mossa

"Nessun declassamento, Catania è tra gli aeroporti di interesse nazionale. Core e comprehensive network sono classificazioni Ue". Lo precisa il ministro dei Trasporti Corrado Passera, rispondendo su twitter a chi definisce "declassamento" l'inserimento dello scalo siciliano nella classifica dei comprehensive network, anziché nella rete 'core'.  
Il Piano nazionale per lo sviluppo degli aeroporti, nell'individuare i 31 scali di interesse nazionale, li suddivide in tre categorie: core network; comprehensive network; e altri aeroporti. Le prime due categorie, tuttavia, sono stabilite dalla Ue: la 'core network' è la rete centrale che va completata entro il 2030 e che costituirà la spina dorsale della rete transeuropea di trasporto; mentre la comprehensive, che andrà completata entro il 2050, è la rete di trasporto complessiva europea, di cui la core è la spina dorsale. Gli aeroporti inseriti nella Core Network sono scelti dalla Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari, e cioè: capitali; città classificate dalla Ue come Mega-Città, l'equivalente delle nostre aree metropolitane in crescita; conurbazioni e gruppi di città che superano 1 milione di abitanti, inclusi i dintorni. 
Intanto, il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha ribadito che gli aeroporti di Palermo e Catania vanno privatizzati. "Il Piano per lo sviluppo degli aeroporti – sottolinea Riggio – intende porre le condizioni perché i partner pubblici delle società di gestione si muovano in direzione della privatizzazione. E intende spronare le società in questa direzione. Ma né Palermo né Catania, finora, hanno mai dato segno concreto di volere intraprendere questa strada. E sono rimasti gli ultimi. Lo scalo di Palermo – aggiunge Riggio – è considerato tra i dieci più importanti d'Italia non fosse altro che per il fatto che è il terminale del ‘corridoio' Nord Sud che ha l'altro capo a Berlino. Catania ha un movimento di passeggeri che supera abbondantemente i cinque milioni e Trapani che supera i due milioni. Si salvano pure Lampedusa e Pantelleria nel rispetto del principio della continuità territoriale. Per investire – puntualizza Riggio – occorre che gli aeroporti non solo funzionino bene ma si avvalgano di un sistema più generale di infrastrutture efficienti. A Catania c'è il progetto di allungare la pista per renderla utilizzabile dalle linee intercontinentali, costruendo pure una stazione della metropolitana di superficie. Ma per fare tutto questo ci vogliono soldi e gli aeroporti non ne hanno. Così il Piano, sostanzialmente, spinge verso la privatizzazione".

 

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