"Sono molto contento di essere qui finalmente, mi sento come un padre per questo aeroporto e noi siamo qui per lo sviluppo della Sicilia". Lo ha detto Michael Cawley, vice direttore generale di Ryanair, giunto stamattina a Comiso. La low cost ha firmato un contratto di 5 anni con la società di gestione dello scalo, la Soaco, di cui però non sono stati svelati i contenuti economici dell'accordo, e attiverà tre collegamenti: uno con Roma Ciampino, attivo dal 7 agosto, 6 volte a settimana, uno per Bruxelles Charleroi, dal 17 settembre con due voli settimanali e un altro con Londra Stansted, dal 19 settembre anch'esso bisettimanale.
Ryanair, ha spiegato Cawley, con questi 10 voli settimanali punta ad avere "150 mila passeggeri entro l'anno, a creare 150 posti di lavoro e risparmi per 13,8 milioni di euro per i clienti". Il responsabile della low cost ha sottolineato che l'intesa con Comiso "non darà alcun fastidio agli altri scali siciliani, e non avrà impatto negativo né su Catania né su Trapani perché l'obiettivo è di aumentare il numero di passeggeri".
E a proposito di Catania, in un 'confronto' con l'amministratore delegato della Sac, Gaetano Mancini, il dirigente della compagnia aerea irlandese ha detto che "il costo dello scalo di Fontanarossa è molto alto, e io – ha sottolineato – conosco 200 aeroporti". "Noi siamo come le casalinghe attente – ha aggiunto – che sanno dove devono andare a fare lo shopping: dove le cose costano meno". Mancini ha replicato: "siete molto bravi e sono contento della presenza di Ryanair a Catania, ma abbiamo gli stessi costi degli altri scali, la differenza è che non diamo contributi alle compagnie aeree. Siamo stati contattati da Ryanair che già vola a Catania e che speriamo possa ampliare le sue tratte, ma abbiamo ritenuto giusto chiudere prima la trattativa aperta su Comiso". Cawley ha chiuso il 'dibattito' dicendo: "Vediamoci e daremo un milione di passeggeri per Catania".