Scalo Comiso reintitolato a Pio La Torre, ora si guarda al futuro

L'aeroporto di Comiso è stato re-intitolato a Pio La Torre. Una prima intitolazione al sindacalista e segretario del Pci siciliano ucciso dalla mafia il 30 aprile del 1982 era già avvenuta nell'aprile del 2007, ma l'anno dopo la giunta comunale di centro destra aveva ripristinato l'antica denominazione Generale Vincenzo Magliocco. Finisce così il balletto del nome dello scalo ragusano alla presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso, e del ministro della giustizia, Andrea Orlando che hanno svelato la targa che ufficialmente intitola lo scalo ragusano all'ex segretario del Partito Comunista che a lungo si era battuto per smantellare la base militare Nato dall'aeroporto di Comiso, dove c'erano testate nucleari.                         
"Dopo l'intitolazione a Pio la Torre dell'aeroporto, ora si guarda al futuro dello scalo" afferma il presidente di Soaco, Rosario Dibennardo, sottolineando che "oggi Comiso, dopo un anno di vita, è un aeroporto che ha rilevanza internazionale".    
"Abbiamo già più di 160 mila passeggeri – commenta Dibennardo – ma il servizio Enav, in questo momento, non è a carico dell'Ente nazionale di Aviazione Civile. I controllori di volo sono pagati dalla Soaco, grazie ad un contributo di 4,5 milioni di euro della Regione Siciliana, che ci permette di coprire il costo per due anni. Il futuro dello scalo è legato alle scelte che saranno operate dal mondo politico e delle istituzioni. Chiediamo che venga approvato al più presto il piano nazionale degli aeroporti e che, subito dopo – conclude il presidente di Soaco – si preveda di inserire Comiso nell'accordo di programma quadro con l'Enav che prevede i servizi di torre a carico di Ente, come avviene negli altri aeroporti italiani".

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