Scade tra un anno il contratto di Ryanair con Airgest, la società che gestisce l'aeroporto di Trapani. In questi anni Birgi è riuscito ad ottenere un costante flusso di passeggeri fino a diventare, nel 2010, l'aeroporto europeo con il massimo incremento per numero di passeggeri. Ora però il rischio è che con la scomparsa della Provincia, che ancora oggi detiene gran parte delle quote azionarie di Airgest, anche i flussi turistici ne risentano.
A lanciare l'allarme è Fabio Di Bono, portavoce Movimento Turismo e Territorio, che racchiude associazioni di categoria, aziende di servizi e strutture ricettive che attualmente rappresentano oltre 6.000 posti letto in provincia di Trapani. L'associazione condivide in toto l'appello che il presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione ha lanciato sulla stampa locale ai sindaci dei Comuni della Provincia perché prendano il posto della Provincia, ripartendo tra essi in maniera opportuna le quote da essa detenute. Il criterio guida dovrebbe essere ovviamente il ritorno economico che ciascun Comune ha avuto e sta avendo grazie all'attività dell'aeroporto di Birgi, secondo un sano principio di equità: ognuno investa in base a quanto ha ricevuto e sta ricevendo.
"Ma consapevoli delle ristrettezze di bilancio dei Comuni italiani – spiega Di Bono – suggeriamo di introdurre una tassa di soggiorno in tutti i Comuni, purché questa tassa sia equa (tra 1 e 2 euro al massimo), venga applicata solo in alta stagione (da aprile a ottobre) e solo per le prime tre notti di soggiorno. E soprattutto venga introdotta con un chiaro vincolo di destinazione, affinché almeno il 50% del gettito ricavato vada a finanziarie l'acquisto delle quote di pacchetto azionario attualmente in mano alla Provincia e/o serva comunque a finanziare il mantenimento e lo sviluppo delle rotte operate da/per Trapani.
Per questo, invitiamo tutti i sindaci della Provincia ad agire in sinergia, convocando entro questo mese un tavolo con i rappresentanti della Provincia per concordare la ripartizione del pacchetto azionario Airgest in quota pubblica".