Eliminare, solo per i piccoli aeroporti, al di sotto del milione di passeggeri, l’addizionale comunale sui diritti di imbarco (legge 350/2003), applicata sul biglietto aereo. La richiesta è partita da Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, nel corso di un incontro istituzionale, in video conferenza con il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Giancarlo Cancelleri.
“Una piccola perdita da parte dello Stato – ha spiegato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – stimata attorno a 12 milioni di euro, porterebbe un vantaggio enorme in termini di sviluppo territoriale, di gettito indiretto e di competitività dei piccoli scali. Il viceministro – prosegue Ombra – si è impegnato a sostenere questa richiesta, che formalizzeremo con una lettera firmata da tutti i piccoli aeroporti, da inviare al ministro ai Trasporti, Paola De Micheli, allo stesso viceministro e ai presidenti di tutte le regioni interessate”.
Prosegue, quindi, l’azione del presidente Salvatore Ombra, per individuare tutti gli strumenti che possono essere utili non solo all’aeroporto di Trapani ma anche a tutti gli scali minori nazionali.
Intanto Ombra, insieme al consigliere di amministrazione Carmen Madonia e al responsabile amministrativo Dario Sorbello, ha incassato, in un incontro riservato che si è svolto a Palazzo D’Orleans, nuovo sostegno per lo scalo, da parte del presidente della Regione siciliana. “Musumeci ci ha ribadito la sua fiducia – ha sottolineato Ombra – e la vicinanza del Governo regionale allo scalo trapanese, non solo confermando i 9 milioni circa già stanziati, ma prevedendo ulteriori fondi nella prossima finanziaria”.
Sostegno anche da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone che si è fatto carico delle proposte tecniche avanzate dalla dirigenza di Airgest, progetti e idee per fronteggiare il dopo lockdown già approvate dall’associazione di categoria Assoaeroporti, proponendosi di veicolarle e sostenerle nei tavoli sia regionali che nazionali.