Anche la corte d’appello dà ragione al Marsa Siclà

Dopo la Corte di Cassazione e il Tar, che si erano espressi positivamente su altre questioni giudiziarie, anche la Corte d'Appello di Catania si è pronunciata favorevolmente all'istanza presentata da Marsa Siclà di Scicli che aveva chiesto di poter disporre del termine di 60 giorni previsto dalla legge per predisporre un accordo di ristrutturazione da presentare ai propri creditori. Tale istanza era tuttavia stata rigettata dal Tribunale di Modica per la presunta incompletezza o assenza di fattibilità del piano di risanamento e della documentazione prodotta.
La Corte d'Appello di Catania ha invece ritenuto che sia la documentazione che il piano di risanamento fossero completi e credibili, ed accolto l'istanza di inibitoria, concedendo il termine di 60 giorni a Marsa Siclà, che adesso avrà la possibilità di lavorare con maggiore serenità per perseguire i propri obiettivi, nell'interesse dei creditori e dei lavoratori. Intanto l'azienda ha affidato ai propri legali l'incarico di studiare e proporre azioni di risarcimento dei gravissimi danni subiti, anche presso organi di giustizia sovranazionale.

 

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