L’Hotel Elena di Palermo nel mirino de Le Iene

L’ex Hotel Elena di Palermo, di piazza Giulio Cesare a Palermo, ancora nell’occhio del ciclone. Grazie a un servizio de Le Iene, si scopre infatti che l’albergo, ufficialmente chiuso da anni ma che ha continuato a lavorare abusivamente fino al sequestro arrivato all’inizio del mese, è di proprietà di Giusto Sciacchitano, ex magistrato ed ex procuratore nazionale antimafia. Il servizio della trasmissione di Italia Uno mostra come la moglie del giudice, Maria Galasso, affitti le stanze rigorosamente in contanti, senza ricevuta e facendo firmare ai suoi ospiti un contratto non regolare. Eppure né il giudice né la moglie ammettono l’illecito e sostengono davanti alle telecamere di essere pienamente in regola. Alla fine però, dopo le segnalazioni dell’inviato delle Iene e i controlli della polizia municipale, la struttura non solo è stata messa sotto sequestro, ma gli sono state comminate multe per oltre duemila euro, come riportato anche da sicilia.travelnostop.com lo scorso 3 febbraio.

“Il caso dell’ex albergo Elena a Palermo, scoperto nel corso di una inchiesta della trasmissione le Iene, utilizzato come struttura ricettiva alternativa e senza alcuna autorizzazione è emblematico in questo senso: uso di immobili senza titoli abitativi ma utilizzati con la formula di locazioni brevi è ormai una costante ingovernabile su tutto il territorio nazionale”, commenta Agostino Ingenito, presidente di Aigo, l’Associazione italiana gestori ospitalità e ricettività diffusa aderente a Confesercenti che denuncia con forza il preoccupante fenomeno dell’abusivismo che colpisce sempre più anche il settore turistico.

“Servono regole concrete contro l’abusivismo dilagante. I portali di prenotazione online monopolisti – prosegue Ingenito – incentivano affitti di immobili ad uso turistico senza alcun controllo urbanistico e requisiti minimi di abitabilità, con il conseguente problema della mancata denuncia degli alloggiati alla Questura come per gli adempimenti obbligatori che ogni operatore ricettivo in regolare deve ottemperare”.

“Occorrono non solo regole più severe nei confronti di chi opera nell’illegalità – ricorda il presidente nazionale di Assoturismo Vittorio Messina – ma anche attività di controllo più stringenti sui territori in cui spesso, indisturbati, agiscono fantomatici gestori di strutture turistiche ricettive, privi di regolare licenza e delle autorizzazioni previste dalla legge. Bisogna prevedere, anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle Associazioni Sindacali, conoscitrici delle nostre destinazioni, misure ed azioni sempre più puntuali tese a colpire chi sfugge da ogni forma di censimento da parte delle autorità preposte alla vigilanza del mercato”.

 

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