Picarella scrive a Musumeci: salvare le imprese

Una lettera-appello al governatore Nello Musumeci per chiedere un incontro. La richiesta è partita dal presidente di Confcommercio Sicilia Francesco Picarella. “Fare in fretta per cercare di salvare il salvabile – scrive Picarella – molte sono le imprese siciliane che, dopo l’emergenza, si troveranno alle prese con il mantenimento in vita. Comincerà un’altra battaglia, forse molto più dura in cui ci sarà bisogno del sostegno delle istituzioni per evitare che siano mietute vittime di altro tipo, mandando a gambe all’aria l’economia siciliana, già precaria”. Il presidente Picarella sottolinea che “i malati gravi sono i settori turismo e trasporti e con la quarantena collettiva affonderà anche il commercio”. “Ipotizziamo – aggiunge Picarella – una perdita di 3-4 miliardi di euro sul consumo delle famiglie siciliane. Restare a casa non può e non deve significare la rovina. Servono aiuti e risorse straordinarie, naturalmente più di quanto non sia già stato fatto”. E Picarella chiede l’estensione della cassa integrazione alla imprese del commercio e sollecita Musumeci alla sottoscrizione del previsto accordo con le organizzazioni più rappresentative a livello nazionale per i datori di lavoro. “Una delle misure che possono garantire un po’ di respiro – conclude il presidente di Confcommercio Sicilia – al pari dell’estensione del fondo di indennità salariale alle imprese sotto i 15 dipendenti, oltre ad una indennità per i lavoratori autonomi e alla sospensione delle rate dei mutui come il rinvio di altre scadenze fiscali, oltre a quelle già previste”.
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